Martedì 16 novembre abbiamo avuto una graditissima sorpresa.
Il signor Riccardo Zumiani, Presidente dell’Associazione Lavoratori anziani della Cartiera, ci ha portato un grande pacco regalo. Con discrezione e attento alle norme antiCovid in atto ha depositato scatoloni pieni di cartucce per le stampanti in aula insegnati, 8 nuovi tablet, ognuno con una tastiera staccabile e una sim card di memoria per renderli ancora più funzionali. Inoltre, la Dirigenza della Cartiera di Toscolano ha donato delle risme di carta per permetterci di avere fogli utili per le nostre attività didattiche: solo per la brutta consumiamo carta in grande quantità.
A causa di questa pandemia i Lavoratori Anziani non ci hanno potuto coinvolgere nel più che trentennale “Concorso Letterario “Girolamo Marchi”, ma non si sono dimenticati di noi e in questi due anni ci hanno donato materiale didattico e tablet, che sono stati utilissimi per la Didattica a Distanza. Anche grazie a loro nessun ragazzo è stato escluso e le lezioni a distanza hanno raggiunto tutti.
Perciò ringraziamo di cuore i nostri “benefattori”, i Lavoratori Anziani della Cartiera, con l’augurio di ritornare a collaborare “in presenza”
La redazione a nome di tutti i docenti e gli alunni della SSDPG di Toscolano
Il Signor Zumiani Riccardo, Presidente dell’Associazione “Lavoratori Anziani della Cartiera” ci consegna il pacco donoDoni utilissimi e graditissimi
Durante la giornata del 4 novembre, festa delle forze armate e dell’ Unità Nazionale, presso il cimitero monumentale di Maderno, accompagnata dalla banda cittadina “Giuseppe Verdi”, si è svolta la cerimonia per festeggiare il IV novembre: Festa dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate,
Dopo il discorso del Sindaco, Delia Castellini, noi alunni delle classi terze abbiamo alternato la lettura di vari brani: una riflessione sul Milite Ignoto di cui ricorrevano i 100 anni, “Dove c’è la guerra” di Dacia Maraini e “Uomo del mio tempo” di Salvatore Quasimodo. In questo modo abbiamo voluto ricordare il sacrificio di molti giovani di Toscolano-Maderno e i 600.000 soldati morti per difendere la nostra Patria durante la Prima Guerra Mondiale.
Ho partecipato di persona, a questa semplice cerimonia, che è stata molto istruttiva, oltre che emozionante e significativa. Prima di leggere eravamo tutti molto agitati, poi davanti alla sindachessa, a don Roberto, alle Forze dell’Ordine, agli alpini, al Generale e ai nostri famigliari, ci siamo come “sbloccati” e abbiamo letto e recitato i nostri brani con sicurezza.
Finita la manifestazione eravamo felici… avevamo fatto una lezione diversa… avevamo vinto la paura di parlare in pubblico, ma soprattutto… avevamo “fatto memoria”, rendendo con la nostra presenza, omaggio ai soldati di Toscolano Maderno, morti per darci una Patria in cui vivere in Pace, e al valore e all’impegno delle Forze Armate, oggi veri operatori di Pace.
Ritornando a scuola ripensavo alla frase che più mi aveva colpito del brano che avevo letto: “Dove c’è la guerra non conta più la famiglia: siamo tutti ostaggi e possibili bersagli”. Parole dure che mi hanno fatto capire quanto sia triste vivere durante una guerra, dove non importa neanche l’affetto delle persone più care. Per non dimenticare né ora, né mai, che la Pace è un bene prezioso per il quale molti hanno dato la loro vita.
Delaini Gabriel classe 3B
100°Anniversario del Milite Ignoto
Dopo la Prima Guerra Mondiale, che aveva spezzato le vite di oltre seicentomila militari italiani, l’Italia pensò di onorare una salma sconosciuta per commemorare tutti i caduti in questa atroce guerra. A questo militare d’Annunzio diede Il nome “Milite ignoto”.
Nel 1921 una commissione, istituita dal Ministero della Guerra, scelse undici salme cadute nei luoghi delle battaglie, Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, San Michele, Basso Isonzio, Castegnavizza al mare.
Le salme furono portate nella basilica di Aquileia il 28 ottobre 1921
Il corpo del milite ignoto fu scelto da una donna, Maria Bergamas, di Gradisca d’Isonzo, il cui il figlio Antonio, suddito dell’impero austro-ungarico si era arruolato sotto falso nome nell’esercito italiano ed era morto in combattimento nel 1916 e ritenuto giuridicamente disperso.
Guardando il ritratto di Antonio Bergamas abbiamo pensato a come la guerra ha distrutto la sua giovane vita: aveva solo 25 anni. La sua ultima lettera alla famiglia riporta:
“Domani partirò chissà per dove, quasi certo per andare alla morte. Quando tu riceverai questa mia, io non sarò più. […] Addio mia mamma amata, addio mia sorella cara, addio padre mio, se muoio, muoio coi vostri nomi amatissimi sulle labbra davanti al nostro Carso selvaggio, cecando di indovinare se non lo rivedrò il vostro mare, e cercando di rievocare i vostri volti venerati e tanto amati.”
Maria Bergamas nella Basilica di Aquileia si ritrovò davanti a undici bare. Maria si accasciò al suolo davanti al decimo corpo, pronunciando il nome di suo figlio. Quella decima salma venne trasportata in treno fino a Roma fermandosi in tutte le stazioni. Fu un momento di lutto che unì gli italiani nella memoria della terribile Guerra Mondiale.
Arrivò a Roma il 2 novembre 1921, il 4 venne deposto in un sacello all’altare della Patria.
A lui fu concessa anche la medaglia d’oro con questa motivazione:
“Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria.”
Il 5 novembre 1921 il poeta Trilussa omaggiò il Milite ignoto:
«Da quella Bara che riunisce er pianto / de tante madri, un fijo chiama: – Mamma! / E ogni madre risponne: – Fijo santo! De tanti cori s’è formato un core: / ardeno tutti ne la stessa fiamma / strazziati dar medesimo dolore.»
Questo simbolo non ebbe pace: molti lo vollero usare per i loro scopi politici. Per i Fascisti era simbolo di forza, era un eroe guerriero.
A questa ideologia si oppose Giacomo Matteotti, che nel 1923 pochi mesi prima di essere rapito e ucciso da fascisti, definì il “milite ignoto” una vittima innocente della guerra e suggerì di «riunire il ricordo del milite ignoto anche a quello di tutti i nostri morti ignobilmente assassinati in questi giorni».
Oggi il milite ignoto riposa al Vittoriano: simbolo di tutti i militari deceduti per proteggere la Patria , per assicurare a tutti noi una vita di PACE
La storia del milite ignoto ci insegna come la Guerra porti sofferenze prima, durante e dopo i suoi avvenimenti. Ci parla di un soldato che ha combattuto e ha dato la sua giovane vita per permettere a noi di vivere una vita PIENA:
Ci insegna che le bombe e la distruzione portano solo altra sofferenza
Ci ricorda che la pace, l’amore e il rispetto sono le uniche armi portatrici di VITA.
Ci ricorda,oggi, che la nostra Patria pur essendo in PACE; sta attraversando un momento molto difficile, che solo grazie all’impegno di tutti: delle istituzioni, delle associazioni civili e sociali e di volontariato e di tutti noi ragazzi e ragazze, giovani e adulti, potremo superare insieme le difficoltà e mantenere la PACE.
Ricerca e riflessioni delle alunne: Martina Merzari, Emma Cavallaro classe 3C
Nei giorni 24, 25, 26 settembre siamo stati tutti invitati a partecipare all’iniziativa di Legambiente “Puliamo il mondo”. Abbiamo voluto raccontare il nostro impegno aggiungendo nel titolo dell’articolo l’aggettivo “nostro” per sottolineare che il mondo è la nostra casa ed è importantissimo averne cura. In molte città del mondo durante queste giornate tanti volontari hanno liberato dai rifiuti parchi, giardini, strade, piazze, spiagge e anche noi abbiamo contribuito, pulendo tanti luoghi di Toscolano-Maderno, attorno alla nostra casa o girovagando per il paese. Ogni classe ha documentato il proprio lavoro.
Prima tappa: RICHIAMO DELL’ATTENZIONE CON I SIMBOLI DI LEGAMBIENTE
…E PULIZIA DEL CORTILE DELLA SCUOLA
Seconda tappa: A CACCIA DI RIFIUTI PER TUTTO IL PAESE
Terza tappa: LE NOSTRE RIFLESSIONI
Quarta tappa: I NOSTRI ATTACCHI D’ARTE
I nostri disegni e le nostre riflessioni sono stati sbiaditi dalla pioggia, ma ci auguriamo che rimangano nella mente e nel cuore di tutti perché Puliamo il mondo sia ogni giorno.
Questa mattina ci attendeva una bella sorpresa. Una borsa piena di cartucce di inchiostro per le stampanti presenti nella sala insegnanti, che ci permetterà di organizzare al meglio le attività scolastiche, ci attendeva al nostro ingresso. Ringraziamo di cuore gli autori di questo utilissimo regalo, che anche quest’anno hanno mostrato grande generosità nei confronti della nostra scuola: i Lavoratori Anziani della Cartiera di Toscolano.
Si torna sui banchi di scuola con la speranza di poter trascorrere quest’anno scolastico nelle nostre aule, gli uni accanto agli altri, a scambiarci un sorriso, a guardarci negli occhi e a sentirci vicini.
BENVENUTI ai nuovi arrivati e BENTORNATI ai ragazzi già esperti dell’ambiente delle Medie.
Porteremo ancora la mascherina, manterremo ancora il distanziamento, ma sapremo trovare ugualmente lo stimolo giusto per lavorare uniti e curiosi, ognuno con le proprie capacità e il proprio talento.
Cosa ci aiuterà ad affrontare bene quest’anno? Poche semplici “regole”, da non dimenticare mai:
Venite con noi alla scoperta di un regno dell’oltretomba particolare, dove vengono punite le anime di coloro che non rispettano l’ambiente in cui vivono.
“La nostra Divina Commedia” è il titolo di un breve video di 20-30 minuti che narra sinteticamente il viaggio che percorre Dante attraverso l’Inferno. Narra dell’incontro con Virgilio e dell’entrata all’Inferno attraverso la temutissima porta satanica! Racconta anche dell’incontro con due demoni infernali: Caronte e Minosse. Spiega della visita ai golosi e di quella ai lussuriosi, tra cui anche Paolo e Francesca, da me impersonata. Il viaggio continua tra gironi e strepitanti dannati, fino alla vista orribile di Lucifero!!! Per poi uscire e proseguire il viaggio al Paradiso.
Tutto questo, però è calato ai giorni nostri. Infatti nel video Dante si ritrova in una scuola a raccontare in modo divertente la sua grande opera: La Divina Commedia. Secondo me questo è un aspetto importante, infatti è molto bello ed efficace questo metodo di lavoro: imparare divertendosi. Qualcuno pensa che sia più importante studiare solo su libri e con compiti sul quaderno, un po’ come nelle scuole di una volta. Certo anche questo non è un metodo da sottovalutare. Però è importante, ogni tanto, cambiare il metodo di apprendimento, in modo più divertente e coinvolgente per noi ragazzi. Questo penso che sia uno degli scopi di questo video. Riguardo alla regia penso che Manuel, il regista, abbia svolto davvero un ottimo lavoro. Ha aggiunto piccole immagini, fumetti o alcune scritte, in modo da rendere più divertente e simpatico questo mini-video.
Ad alcune persone, però, potrebbe togliere l’attenzione sulle battute recitate dagli attori. Io ribadisco che rendono il filmato più movimentato e divertente. Penso, però, che il punto debole di questo video sia proprio la recitazione dei ragazzi. Alcuni hanno dato l’anima per questo video e si sono impegnati veramente moltissimo. Di certo anche a casa avranno provato varie volte. Avevano una voce alta e squillante e gesticolavano molto per far capire meglio la loro parte e ciò che stavano interpretando. Invece, altri recitavano fiaccamente e senza impegnarsi molto. Recitavano come se fosse un obbligo imposto dalla scuola. Non vedevano questo lavoro come un opportunità per migliorarsi o semplicemente per divertirsi. Addirittura qualcuno non ricordava la propria parte. Questo significa che non hanno mai aperto una volta il copione per dargli anche solo una lettura veloce e quindi non hanno dedicato tempo a questo lavoro.
Capisco che questa attività sia soprattutto un divertimento, ma ritengo che sia giusto prenderla sul serio, anche per rispetto del regista che si supera per la realizzazione di questo video. Io, come attrice, ho dedicato molto tempo, anche a casa a questo lavoro. Ripetevo e ripetevo più volte la mia parte per imparare bene le mie battute e i gesti da fare. Ho ripetuto così tanto che sapevo a memoria anche le battute degli altri compagni che erano nella mia scena! Tanto che anche se sbagliavano solo una piccola parola io me ne accorgevo! Quindi penso di essermi impegnata molto e essere stata abbastanza brava nel recitare le mie parti. Ammetto di aver provato più volte la scena nella quale io rappresentavo Dante, rispetto a quella di Francesca.
Anche per quanto riguarda i costumi qualche ragazzo ha dato il massimo portando tutto ciò che aveva in casa. Altri prendevano la cosa un po’ troppo superficialmente e, a volte, portavano i vestiti e gli oggetti di scena in ritardo oppure se ne dimenticavano totalmente. Io ho portato il costume e la corona d’alloro per Dante. Ho portato anche i vestiti per Francesca e alcuni oggetti per i golosi. Per quanto riguarda la fotografia è stata fantastica! Quando abbiamo ripreso la maggior parte delle scene stava per mettersi a piovere. Il cielo era grigio e nuvoloso e le riprese sono venute molto scure, ma essendo un viaggio all’Inferno, l’atmosfera molto cupa era il tempo perfetto. Il regista molto bravo ad aumentare o diminuire la luminosità.
Concludendo credo che il video sia completo e ben costruito. Penso che esso sia frutto di tanto impegno e fatica da parte del regista, degli attori e anche della professoressa Crescini che incitava sempre. Penso che, anche se con qualche imprecisione, sia un video ben costruito e sono fiera del nostro lavoro.
Mercoledì 26 maggio 2021, i ragazzi delle classi 5^A e 5^B della Scuola Primaria di Toscolano-Maderno sono venuti a visitare il nostro istituto. Le classi sono state accolte nel cortile davanti al cancello rosso: i loro sguardi curiosi e pieni di gioia ci hanno trasmesso l’impazienza che avevano di vedere la loro futura scuola.
La prima classe ad arrivare è stata la 5^A, accompagnata dalle loro maestre alle 14:15, invece verso le 15:00 è arrivata anche la classe 5^B; dato che erano molto numerose entrambe sono state divise in due gruppi.
Mentre il primo gruppo ha iniziato a visitare la scuola insieme a Giorgia G. e Rossella, due delle nostre guide, il secondo gruppo è stato intrattenuto risolvendo dei simpatici e divertenti indovinelli con Edoardo, Giorgia R. e Anna.
Al termine della prima visita i due gruppi si sono scambiati.
Durante il percorso abbiamo mostrato e descritto loro: la palestra, la postazione delle bidelle, il seminterrato, l’auditorium, la stanza decorata, l’aula insegnanti, i bagni, le classi e la mensa. Erano tutti molto entusiasti, soprattutto quando abbiamo raccontato loro come e dove si svolge la ricreazione.
A differenza dei ragazzi, noi prima dell’inizio della visita eravamo tesi, ma allo stesso tempo eravamo orgogliosi di poter trasmettere la nostra esperienza.
Alla fine della visita di ogni classe abbiamo consegnato ai ragazzi di quinta delle fantasiose e colorate lettere scritte da noi studenti, contenenti dei consigli per affrontare al meglio il primo anno di scuola media.
Alla fine della giornata siamo stati davvero contenti di aver contribuito al successo di questa esperienza che speriamo sia utile per il nuovo percorso dei futuri compagni qui alla scuola media.
La classe 5^A
La classe 5^B
Cari futuri compagni vi aspettiamo e per ora vi diciamo BUONE VACANZEEEEEEEE!!!
Scritto da Asmondi Anna, Battaglia Edoardo, Bertanza Rossella, Giorgia Garavello, Giorgia Rivetta cl. 3^B
L’acqua è un bene inestimabile perché è fonte di vita.
Poterne disporre con facilità nelle nostre case ci spinge spesso a sottovalutarne l’importanza. Noi italiani, ad esempio, siamo tra i maggiori consumatori di acqua al mondo, secondi solo agli australiani.
Ogni italiano quotidianamente per usi domestici consuma circa 220 litri d’acqua (un essere umano riesce a sopravvivere con circa 2 litri di acqua al giorno). In Italia circa il 25% delle risorse idriche viene impiegato nel settore industriale, il 60% nel settore agricolo; il 15% è destinato a uso domestico ed è tanto, troppo, rispetto al consumo domestico medio del resto del mondo. Inoltre, purtroppo, quasi il 30% dell’acqua erogata nel nostro paese viene dispersa a causa del cattivo stato degli acquedotti.
La soluzione più semplice e meno costosa per risolvere il problema della carenza d’acqua è innanzitutto quella dell’uso oculato che deve farne ciascuno di noi. Cambiando mentalità potremmo risparmiare fino al 50% del quantitativo d’acqua utilizzato oggi.
Ecco alcuni consigli utili per contribuire a ridurre l’uso dell’acqua e quindi a contenere lo spreco:
applichiamo ai rubinetti di casa un riduttore di flusso: l’acqua miscelata con l’aria ci farà risparmiare circa il 30 per cento di acqua;
controlliamo periodicamente i rubinetti e verifichiamo se il contatore dell’acqua gira anche con i rubinetti chiusi, in tal caso ci sarà una perdita. Un rubinetto che perde una goccia al secondo disperde in un anno circa 5.000 litri;
facciamo la doccia piuttosto che il bagno curando di chiudere l’erogatore quando ci insaponiamo: in media, riempire la vasca comporta un consumo d’acqua quattro volte superiore rispetto alla doccia;
evitiamo di scaricare acqua nel water se vi gettiamo solo un pezzo di carta igienica e istalliamo sciacquoni con lo scarico differenziato e doppio pulsante: risparmieremo oltre 20.000 litri d’acqua in un anno;
quando laviamo i denti chiudiamo il rubinetto mentre adoperiamo lo spazzolino per strofinarli: il rubinetto ha mediamente una portata di 10 litri al minuto, per cui se lo lasciamo aperto mentre ci laviamo i denti rischiamo di sprecare oltre 30 litri d’acqua;
acquistiamo elettrodomestici di classe A+ progettati per ridurre il consumo di acqua;
utilizziamo gli elettrodomestici solo a pieno carico e a basse temperature, risparmieremo circa 10.000 litri d’acqua all’anno oltre che energia elettrica;
immergiamo nei pozzetti del lavandino o in bacinelle piatti, frutta e verdura, lasciamoli in ammollo e riserviamo l’uso dell’acqua corrente solo per il risciacquo;
utilizziamo l’acqua di cottura dei ceci, ricca di saponina, e della pasta (sempre che non vi sia in casa nostra qualche familiare che soffra di intolleranze o allergie o sia celiaco) per lavare le stoviglie: è ottima per sgrassare;
riutilizziamo l’acqua adoperata per lavare le verdure per innaffiare il giardino e le piante di casa e del balcone, impariamo ad innaffiare perché dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente;
laviamo l’auto, la moto e la bicicletta usando il secchio e la spugna;
raccogliamo l’acqua piovana e quella dei climatizzatori e adoperiamola per gli usi non potabili: per lavare l’auto e i pavimenti e per innaffiare il giardino.
Per partecipare ai festeggiamenti del 25 aprile, abbiamo raccolto alcune testimonianze sugli eventi accaduti a Toscolano-Maderno dopo l’8 settembre 1943.
Il signor Gianni Marchetti ci ha scritto alcuni episodi della sua vita di quel tempo e ci ha fatto avere alcune pagine di documenti del suo archivio personale. Noi li abbiamo voluti raccogliere in un semplice video che vuole essere un piccolo contributo per far conoscere alcune persone del nostro paese, che hanno lottato per abbattere una lunga e triste dittatura, e per farci riflettere sull’importanza di vivere ora in un paese libero e democratico.
Bibliografia:
Classe 2C
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