Anche se chiusi in casa, come è giusto per salvaguardare la salute di tutti, non vogliamo scordare momenti importanti per la Storia della nostra Italia. Quest’anno festeggiamo la Festa della Liberazione dal dominio nazi-fascista con tante riflessioni.
Testimonianza della nonna di Lucio Classe 3D
Cari ragazzi,
sono una nonna giovane, perciò né io né la mia mamma abbiamo vissuto la guerra, però ho alcuni ricordi di quel periodo…
Mio nonno ha fatto la guerra in Etiopia e in Albania, poi ha combattuto vicino a casa. Dopo i tedeschi ci sono stati gli americani a fare danni con i bombardamenti e a portare sofferenze. La mia mamma è di Ghedi, dove c’è l’aeroporto della NATO e da lì partivano gli aerei degli alleati. I miei nonni mi raccontavano che quello che non hanno fatto i tedeschi o i fascisti, ci hanno pensato poi gli americani.
Il mio papà era di Cecina e i miei nonni avendo una locanda, non hanno avuto problemi né economici né con i fascisti, ma per chi come mio suocero era un partigiano la vita era sempre in pericolo. Mio suocero, Renga Ezio era un poliziotto e faceva la guardia in Valle delle Cartiere perché nelle cartiere si produceva la filigrana. Avevano catturato dei partigiani e lui si rifiutò di fucilarli. Per questo gesto fu mandato in un campo di concentramento nella ex Iugoslavia. Eravamo verso la fine del 1943. Mio suocero riuscì a scappare e ritornò a casa a piedi. Quando ritornò si diede alla macchia e con altri partigiani si nascose sul Monte Pizzocolo. Ha sabotato tanti mezzi tedeschi e ha cercato, come raccontava a noi familiari, di passare informazioni agli alleati.
Chiedo scusa per questo piccolo frammento dei miei ricordi,
Nonna Angela
Il 25 aprile per noi

Margherita 2^A
Libertà
Festa della Liberazione significa essere finalmente liberi dalla dominazione Nazifascista e dalla Seconda Guerra Mondiale.
Ora come ora non abbiamo la libertà di uscire con gli amici, perché dobbiamo restare a casa per colpa del coronavirus che sta causando molte vittime.
Speriamo che finisca presto questa pandemia così potremo avere di nuovo la nostra libertà.
Giada 3D

Leonardo 1C 
Francesca 3D 
Noemi 1C 
Mattia 1C 
Costanza 1C

Sofia 2^A
La libertà
La libertà è scrittura,
il non aver paura.
È l’esprimere i pensieri più profondi
senza che li nascondi.
È la sincerità
e… anche se ti sembra un’assurdità
la libertà è essere leali,
e rendersi amicali.
La libertà sono molte cose,
alcune belle, altre dolorose,
ma se la sappiamo usare
la libertà può farci ragionare…
A volte pensiamo che la libertà sia solo liberarsi da un luogo,
ma può essere anche un grande sfogo.
La libertà è sempre quel che vuoi,
ed è per questo che per averla non devi arrenderti MAI.
Noemi 1C
I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONI INTERPRETATI DA NOI

art. 1 
art. 2 
art.3 
art. 4 
art. 5 
art. 6 
art.7 
art. 8 
art. 9 
art. 10 
art. 11 
art. 12
Art. 1
Costituzione Italiana: PRINCIPI FONDAMENTALI
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Art. 10
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. Art. 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.




























